Questo dossier fa parte degli approfondimenti dedicati all’Agenda 2030 e analizza il target 5: Parità di genere.

    a cura di Alice Pistolesi

     

    Dal 1999 il 25 novembre è la Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Le Nazioni Unite scelsero questa data perché nel 1960 in Repubblica Domenicana vennero uccise Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal soprannominate “las mariposas” (le farfalle), per aver combattuto il regime autoritario di Rafael Trujillo.

    In questo dossier riportiamo alcuni dati sulla violenza sulle donne nel mondo, concentrandosi sul caso di Messico e Turchia e su due rapporti di Un Woman e della Commissione Europea usciti recentemente.

    *In copertina Photo by Mika Baumeister on Unsplash. Di seguito photo by Mélodie Descoubes on Unsplash

    Il caso Messico

    Almeno 10 donne e ragazze vengono uccise ogni giorno in Messico. Secondo Amnesty International sono 3.723 le donne uccise nel 2020. Il report di Amnesty International “La giustizia sotto processo” pubblicato il 20 settembre 2021 denuncia anche le falle nel sistema di giustizia statale nel quale si intrecciano prove perse, indagini incompiute, impunità e minacce ai familiari delle vittime. Accanto ai femminicidi, esiste poi il tema delle desaparecidas,. Si parla di nove sparizioni al giorno di ragazze tra i 12 e i 17 anni. Proprio mentre le donne protestavano contro la violenza di genere giovedì 25 novembre, tre persone sono state uccise a Guaymas, Sonora, in un attacco armato. Una delle vittime era una manifestante di 18 anni. Le altre due vittime, entrambi uomini, erano un membro della squadra di sicurezza del sindaco di Guaymas e un sospetto criminale ricercato, ha detto il capo della marina.

    Il caso Turchia

    Il 25 novembre 2021 in moltissime città turche si sono svolte manifestazioni contro la violenza di genere. La situazione in Turchia, che nel marzo 2021, ha deciso di uscire dalla Convenzione di Istanbul che aveva introdotto strumenti legalmente vincolanti per combattere la violenza sulle donne, è allarmante. I numeri forniti dalla ministra della Famiglia, Derya Yanık, e quello dell’Interno, Süleyman Soylu parlano di 251 femminicidi nel 2021 fino al 15 novembre, mentre Bianet, agenzia stampa indipendente ne conta 285. Dato ancora maggiore per la piattaforma We will stop feminicide che ne riporta 345. Nel 2020 le vittime erano state 300, 477 nel 2019, 440 nel 2018. Un rapporto del Legal Aid Bureau against Sexual Harassment and Rape in Custody ha parlato poi almeno 793 casi di violenza sessuale contro detenute dal 1997 a oggi, di queste 571 erano curde. Durante la manifestazione in piazza Taksim a Istanbul la polizia antisommossa ha lanciato gas lacrimogeni e fumogeni contro i manifestanti e si sono verificati scontri.

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